30 января 2016 15.00 Москва, ул. Большая Татарская, 7 Corso di aggiornamento professionale per insegnanti di lingua italiana. Organizzatori: l'Ufficio istruzione del Consolato Generale d'Italia a Mosca, in stretta collaborazione con il giornale italiano di Mosca “Mosca Oggi” e l'Associazione insegnanti di lingua italiana (AILI)

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  • Дата
    30 января 2016
  • Время
    15.00
  • Адрес
    Москва, ул. Большая Татарская, 7
  • Краткая информация
    Corso di aggiornamento professionale per insegnanti di lingua italiana. Organizzatori: l'Ufficio istruzione del Consolato Generale d'Italia a Mosca, in stretta collaborazione con il giornale italiano di Mosca “Mosca Oggi” e l'Associazione insegnanti di lingua italiana (AILI)
  • Город
    Москва

Tema: Il pensiero sulla carta: siete NarrAbili? (Simonetta Sandri)

I libri resistono, perché il mondo sempre ha bisogno di storie, ha bisogno di parole.
(...) Sono andato a caccia d'amore con le parole, con le immagini.
Walter Veltroni, Ciao, Rizzoli, 2015

In un mondo dove si è sempre più sfuggenti, disattenti e di corsa, dove spesso non si sa più quasi nulla di chi ci vive intorno, forse è arrivato il momento di ripensare a comunicare.


Raccontare e raccontarsi non è una scoperta moderna. Da sempre l'uomo si racconta e racconta, basti pensare alle capacità oratorie di Cicerone e Omero o al ruolo di aedi, menestrelli e cantastorie.


Oggi si parla tanto di raccontare storie (o meglio di raccontare tout court o "comunicare attraverso racconti", vedremo perché...), di "storytelling" e di "storytelling aziendale", tutti sembrano vogliano narrare qualcosa e molti pensano di saperlo fare. Ma cos'è questo fantomatico "storytelling"? Domanda seria e impegnativa cui proveremo a rispondere. Senza pretendere unicità di valutazione.


"Storytelling" deriva dall'inglese raccontare-dire una "story". Ma "story" non è "history" ...: qual è allora la differenza fra un "racconto" e una (la) storia"? Perché fare racconto oggi e quali sono i suoi elementi base? Come insegnare agli studenti a raccontare? Bisogna sapere ascoltare, comprendere e, soprattutto, rivedere il ruolo dell'empatia, parlando il linguaggio del nostro interlocutore, che dovremo conoscere bene. Si deve, dunque, avere l'abilità di aprire un dialogo con le "communities", ascoltandole, identificando i messaggi che rispondano ai loro interessi, declinandoli e diffondendoli sulle giuste piattaforme. Progettare e guidare identità e relazioni attraverso le tecniche del racconto, per creare valore. Raccontare ha profonde ripercussioni psicologiche. In questo, un ruolo importante avranno anche i social network, non fatti di sterili "mi piace" ma che coinvolgano attivamente e con pacata riflessione. La scelta delle parole, dal pensiero alla carta, non dovrà mai essere casuale. Ma come arrivarci? "Brainstorming", lettura e condivisione. Partendo magari dalla forma basilare della fiaba, con il c'era una volta... ma purtroppo... per fortuna...alla fine.

Scrivere aiuta anche riordinare il pensiero, permette di imparare di più, il miglior modo di migliorare la propria intelligenza emotiva. Comunicare raccontando per capire, allora, per crescere.


Teoria e casi studio (dalla pubblicità, ai musei, alla stampa online fino a facebook) ci porteranno in questo nuovo mondo, svelando qualche segreto, per scoprire la vostra capacità di raccontare le storie degli altri, di essere narrAbili. Perché ognuno e ogni cosa hanno una loro storia affascinante e unica. Pronti?

Simonetta1


Simonetta Sandri è nata a Ferrara e attualmente vive e lavora a Mosca. Da sempre appassionata di scrittura e letteratura, ha pubblicato su riviste italiane e straniere ed è autrice del romanzo "Il Francobollo dell'Avenida Flores". Collabora con FerraraItalia, Wall Street International, Mosca Oggi, "Mag O" della Scuola di Scrittura Creativa Omero di Roma, BioEcoGeo e eniday.com. Coltivando la passione per la fotografia, scoperta durante i numerosi viaggi, oggi tra ispirazione dai giardini moscoviti, così come ne ha tratta da Algeria, Mali, Libia, Congo, Belgio e Francia, dove ha lavorato e vissuto.